Cosa ci porta dall'innamoramento all'amore?
11 settembre 2020
Da secoli gli uomini cercano di studiare l’amore, di coglierne l’essenza in tutte le sue sfaccettature. Eppure è un sentimento che abbiamo provato tutti almeno una volta nella vita. Ci viene raccontato attraverso le favole, dove i protagonisti sono sempre alla ricerca della persona che gli farà provare il vero “Amore”. Lo sognamo da adolescenti e lo rincorriamo da adulti.
Quante volte ci siamo chiesti “Che cosa è l’amore?”, “Quando siamo realmente innamorati?”, “Come si riconoscono dentro di sé i segnali dell’amore, quelli che ci fanno rendere conto dell’importanza della persona che abbiamo vicino?”.
L’amore è il movimento psichico che unisce due persone creando una terza forza: la relazione. Attraverso l’amore possiamo conoscere noi stessi, l’altro e il mondo.
Gli indicatori dell'amore
Proviamo a chiederci:
– Con chi mi piace passare il mio tempo e a chi mi piace stare vicino?
– A chi mi rivolgo quando ho un problema o non mi sento bene?
– Chi non sopporto che mi stia lontano o mi manca molto quando non c’è?
– Su chi sento di poter contare sempre?
La persona a cui pensate quando rispondete a queste domande è quella a cui siete sentimentalmente legati. Si desidera mantenere la vicinanza alla persona di cui si è innamorati perché ci fa stare bene. Si cerca quella persona quando si è sotto stress o quando si sta male e solo lei ha il potere di rassicurarci e farci stare meglio. Se quella persona è vicina e disponibile in caso di necessità, ci si sente leggeri e si ha voglia di conoscere ed esplorare il mondo. Al contrario il solo immaginare che l’altro non avrà voglia di accoglierci tarperà le nostre ali. Ci mancheranno le forze che ci portano ad esplorare la vita, ad immergerci in nuove esperienze.
Se avete pensato ad una persona diversa per ogni domanda, niente paura! Questo potrebbe dipendere dalla vostra età e dalla fase in cui si trova il vostro rapporto. Le relazioni d’amore, infatti, non rimangono ferme, ma evolvono nel tempo.
L'evoluzione dell'amore: in quale fase ti trovi?
“Ti amo come se fosse il primo giorno”. Spesso sentiamo pronunciare questa frase nei film. In realtà l’essere umano, è sempre in movimento e in cambiamento. Così sono le relazioni, esse evolvono nel tempo, cambiano e si rinnovano. Perciò è importante che anche l’amore sia fatto di continui movimenti e cambiamenti. È impossibile amarsi come il primo giorno, è possibile però amarsi in modo diverso.
Per capire cosa accade, bisogna comprendere che quel che genericamente definiamo col termine di “amore” è in realtà il frutto di differenti fasi che un rapporto attraversa, prima di giungere a quello stadio. Vediamole insieme.
1 - Corteggiamento
Durante questa prima fase i due possibili partner si incontrano, si accorgono l’uno dell’altro, si piacciono e iniziano a flirtare. L’uno manda dei segnali all’altro per mostrargli il suo interesse: tutto ciò avviene solitamente a livello non verbale, in un gioco fatto di sguardi, movimenti e messaggi quasi impercettibili. In questa fase le persone mettono in atto strategie, anche inconsapevoli, che permettono loro di individuare la persona giusta a cui legarsi. In questa fase il contatto fisico assume grande importanza: anche solo una carezza è eccitante.
2 - Innamoramento
Nel momento in cui i due partner hanno la sensazione di avere a che fare con la persona giusta, la relazione entra in una seconda fase: dall’attrazione si passa all’innamoramento. Se nella fase precedente ciascuno si presenta nei suoi lati migliori, quando ci si innamora si comincia a condividere con l’altro le proprie delusioni e le proprie esperienze negative del passato. Appena la relazione si stabilizza ciascuna persona comincia a funzionare per l’altra come risorsa affettiva e rifugio emotivo. In questa fase del legame, che ha la funzione di mettere alla prova la disponibilità dell’altro all’impegno, la sua capacità di offrire cura e accoglimento il partner viene ricercato sia per il piacere sia per la sua capacità di alleviare il nostro dolore. Tutto ruota intorno ad un’unica persona.
3 - Amore
Dopo l’innamoramento arriva finalmente “l’Amore”. Vi sono vari cambiamenti nei due partner. La frequenza dell’attività sessuale diminuisce, mentre aumenta sempre di più la capacità dell’altro di porsi come rifugio sicuro. Il partner ci offre sostegno quando abbiamo avuto una brutta giornata, condivide con noi le nostre preoccupazioni, ci sostiene quando ci sentiamo scoraggiati, crede in noi e ci aiuta a fare altrettanto. La relazione diventa più intima e calda, i partner trascorrono molto tempo a coccolarsi, tenersi per mano e a scambiarsi tenerezze. L’eccitazione lascia lo spazio all’intimità. In questa fase i sentimenti predominanti sono la fiducia, il calore e l’affetto.
4 - Fase post-romantica
Ad un certo punto la relazione si trasforma ancora. Con il passare del tempo i partner sembrano aver distolto l’attenzione l’uno dall’altro e dirigono le loro energie verso le amicizie, il lavoro, i figli.
In questa fase ormai tra i partner esiste una tale interdipendenza emozionale da rendere quasi indissolubile il loro legame. Questa è la fase dell’impegno, in cui ciascuno si impegna a vivere con la persona amata e decide di non prendere in considerazione altre opzioni. I partner funzionano come base sicura per l’altro. La possibilità di esplorare, di lavorare, di viaggiare deriva dalla sicurezza di avere nell’altro qualcuno su cui fare affidamento in caso di necessità.
Essere sicuri nel legame di coppia
Avere un legame di coppia stabile che funziona significa, quindi, essere disponibili a prendersi cura dell’altro e, allo stesso tempo, sentirsi liberi di chiedere conforto senza timore di essere derisi o rifiutati. Significa poter contare su una disponibilità continua da parte del partner a lodare i propri sforzi, “fare le coccole”, a consolare ad accarezzare. Amare una persona significa prendersi cura del legame che avete creato insieme.
“L’amore è la più saggia delle follie, un’amarezza capace di soffocare, una dolcezza capace di guarire” William Shakespeare
