Essere genitori in una famiglia allargata
12 giugno 2020
Chi sono le famiglie allargate?
Negli ultimi anni si è iniziato a parlare sempre più spesso di famiglie allargate e ricostituite, soprattutto dopo il crescente numero di separazioni e di divorzi. Le “nuove famiglie” sono protagoniste di serie tv, come ad esempio, la celebre sitcom “Modern Family”. Questo telefilm ci offre un realistico scorcio di come, tutti i membri della famiglia, i nuovi partner, i genitori, i figli, gli ex coniugi e i nonni, devono fare fronte al cambiamento quando una famiglia cambia e “si allarga”. Quando parliamo di famiglie allargate quindi, ci riferiamo a tutti quei nuclei familiari che si sono prima divisi attraverso una separazione o un divorzio e poi ricomposti con una nuova unione di coppia: spesso sono caratterizzate da genitori conviventi con figli avuti da precedenti relazioni.
Quali sono i bisogni dei bambini?
Le famiglie allargate, una volta costituite, comportano inevitabilmente dei cambiamenti significativi nella vita di tutti. I nuovi legami affettivi e di convivenza danno vita a delicati equilibri che possono portare a diverse questioni, prima fra tutte quella, per i bambini, di doversi adattare a persone, fino a poco tempo prima, sconosciute.
Uscire da una separazione, in molti casi con difficoltà, conduce i bambini ad essere diffidenti nei confronti di chi si avvicina loro per occupare il posto che prima era destinato solo ai genitori. Il loro senso di sicurezza diventa instabile a causa del cambiamento e spesso si sentono tremare la terra sotto i piedi. Ci vuole un pò di pazienza. Non abbiate paura che i bambini piangano o siano tristi e arrabbiati: è una tappa che devono attraversare. Provate a rispettare i loro tempi, facendo sentire loro che, nonostante tutto intorno sta cambiando, voi ci siete e ci sarete per affrontare insieme la situazione.
Diventa fondamentale per il bambino sentire che, nonostante l’amore coniugale tra i genitori sia finito, questi non smettano di amarlo e di esserci per lui, sia fisicamente che emotivamente.
Tante persone, tanti bisogni
Come dicevamo prima, oltre ai bambini, vi sono diverse persone che compongono le famiglie allargate, ognuna con una sua specificità:
Il nuovo partner
Solitamente gli adulti hanno delle forti aspettative nei confronti del nuovo legame. Questo accade perché spesso i partner considerano un “fallimento” il legame di coppia precedente e quindi cercano in tutti i modi di evitare gli stessi problemi. Con la speranza, inoltre, di offrire al figlio un nuovo legame, assolutamente privo di aspetti negativi;
L'altro genitore
L’ex partner rimane sempre il genitore del vostro bambino. Ė importante riuscire a mantenere con lui un rapporto di collaborazione per prendere insieme le decisioni relative all’educazione di vostro figlio;
Il genitore "acquisito"
Vi è un equilibrio delicatissimo tra la capacità del “genitore acquisito” di rispettare il ruolo del genitore “vero” e il suo desiderio di stabilire un rapporto affettivo ed educativo con il figlio non suo. Ciò vuol dire che il genitore acquisito deve saper stare al suo posto non rinunciando al rapporto con il bambino per il quale può diventare una figura di riferimento;
Le famiglie d'origine
Spesso sono poco considerati, tuttavia, i nonni giocano un ruolo cruciale per il benessere delle famiglie allargate. Ė infatti importante che questi mantengano i rapporti con i nipoti senza coalizzarsi contro l’ex partner. Grazie a questo atteggiamento i bambini possono avere uno spazio con i nonni in cui sono liberi di non schierarsi;
I fratelli e i "fratellastri"
Quando un bambino si trova nella situazione in cui il genitore si unisce ad un partner che ha a sua volta un figlio, bisogna essere prudenti, mettendo da parte l’illusione che “i bambini ci mettono poco a diventare amici”. Lasciamo che i bambini possano esprimere la gelosia e il rancore, emozioni che, spesso con il passare del tempo, lasciano spazio alla gioia di avere una persona in più in famiglia.
I bambini hanno delle capacità di adattamento straordinarie, spesso sono gli adulti a fare maggiore fatica nel far fronte a conflitti e rancori. Se il bambino sente che gli adulti sono sereni nel ricoprire ognuno il proprio nuovo ruolo, riuscirà a vivere con più serenità le situazioni di cambiamento e adattarsi più facilmente alla nuova riorganizzazione della famiglia.
Consigli utili
1- Aiuta tuo figlio aiutando te stesso: se ti rendi conto che c’è della rabbia e del rancore nei confronti dell’ex partner prova a prendere in mano la situazione e chiedi aiuto. Evita di chiedere a tuo figlio di entrare nel conflitto tra gli adulti.
2- Pensa al partner come un alleato: Considera l’ex partner come un compagno di squadra nel compito educativo, senza lasciarti sopraffare da dolore e rabbia;
3- Mantieni confini flessibili: Nel caso in cui entrambi abbiate figli da precedenti matrimoni, è positivo fare delle attività tutti insieme. Ricorda, tuttavia, di dedicare anche un tempo esclusivo solo per tuo figlio. Ciò aiuterà a rassicurare il bambino rispetto al legame privilegiato che ha con te.
4- Riconosci il tuo ruolo: Se inizi una convivenza con una persona che ha dei figli, cerca di assumere un ruolo affettivo ed educativo nei loro confronti: non sei il loro genitore, ma hai comunque un importante ruolo educativo.