La prima impressione sulle persone è quella giusta?
26 febbraio 2021
Un’occhiata veloce, una stretta di mano e il giudizio arriva immediato. Siamo talmente abili nel farci un’opinione degli altri, che ci vuole un attimo perché la nostra mente inizi a definire la personalità di chi abbiamo di fronte: “Ha un carattere forte o è un debole? è una persona espansiva o introversa? è intelligente?”. Spesso quando conosciamo qualcuno ci chiediamo se la prima impressione avuta fosse quella giusta. A volte indoviniamo e altre volte no. Proviamo a capire insieme perché.
Perchè le prime impressioni sono importanti
Le impressioni sono fondamentali per ognuno di noi perché servono a capire gli altri, a formarci un’opinione su di loro e di conseguenza a guidare le nostre azioni. Per esempio, sull’autobus l’impressione che una persona sia affidabile potrebbe indurci a chiedere a lei (piuttosto che ad altri) di aiutarci a trasportare una valigia pesante. Le impressioni quindi, che siano positive o negative, influenzano il nostro comportamento verso chi ci sta di fronte. Il fatto che alcuni ci piacciano e altri meno delimita fin dall’inizio la persona con cui sceglieremo di passare il tempo o di condividere i nostri pensieri e i sentimenti e quanto profonda debba essere la relazione con lei. Vediamo insieme che cosa sta dietro a questa scelta che spesso ci sembra puramente istintiva.
Come si formano le opinioni sugli altri?
Le prime impressioni si formano su alcuni indizi elaborati dalla nostra mente che colpiscono l’attenzione.
Il primo indizio è sicuramente l’aspetto fisico, che è spesso la nostra unica traccia per capire chi abbiamo davanti. Per questo motivo quando vogliamo fare una bella impressione scegliamo con cura gli abiti da indossare e vogliamo apparire al meglio. La bellezza fisica, in particolare del viso, suscita un’ampia gamma di aspettative positive, in quanto si presume che la bellezza fisica sia il segno anche di una bellezza interiore. Noi ci aspettiamo che le persone molto attraenti siano anche le più interessanti, cordiali ed estroverse. Insieme all’aspetto fisico anche il linguaggio del corpo viene usato come elemento per capire gli altri. Esso infatti ci apre uno spiraglio in merito a quale emozione stia provando il nostro interlocutore. Per esempio: “E’ una persona che si arrabbia facilmente?”, “Ci guarda negli occhi quando parla?”, “Sorride spesso ed è accogliente con tutti?”. Un altro importante indizio è il comportamento della persona. Se sappiamo che una persona dedica il suo tempo libero al volontariato, ne deduciamo subito che si tratta di una persona attenta ai bisogni degli altri, altruista e generosa. Infine la maggior parte di noi tende a provare simpatia nei confronti di persone che incontra spesso nella vita di tutti i giorni, anche se non si conoscono bene. In questo caso l’indizio è la familiarità: più una persona entra a far parte della nostra quotidianità più diventa per noi “familiare”, piacevole e simpatica.
Ricordiamo che gli indizi non hanno alcun significato in sé. Lo acquisiscono solo nel momento in cui noi li interpretiamo. Ad esempio, se ci presentano Sergio come un affidabile un uomo d’affari, mai penseremmo di lui che il sabato sera suoni la chitarra elettrica in una Rock Band!
Prime impressioni e aspettative
La prima impressione quindi non è mai oggettiva, perché sempre condizionata da schemi mentali, ricordi, aspettative, esperienze, stati d’animo, veri e propri pregiudizi di chi giudica. Se uno o più di questi fattori giocano a sfavore della nuova conoscenza, sono altissime le probabilità che le resti cucita addosso un’opinione negativa. Infatti, siamo tanto veloci a creare giudizi quanto siamo lenti a modificarli. Inoltre, una volta formata la prima impressione, tutte le informazioni che falsificano la nostra idea o non vengono prese in considerazione o vengono giustificate in modo da confermare la nostra opinione. Quindi se la prima impressione è positiva, leggeremo in questa chiave anche tutte le successive informazioni. E viceversa.
Come modificare le prime impressioni
Come fare quindi a capire se la prima impressione sia corretta o meno? Parola d’ordine: approfondire! Per formare delle idee più realistiche sugli altri abbiamo bisogno di andare oltre giudizi superficiali. Solitamente mettiamo in discussione la nostra opinione quando sentiamo che ne possa valere la pena e vogliamo investire delle risorse per formarci un’opinione più profonda e complessa. In poche parole, quando quella persona ci interessa siamo stimolati a conoscerla meglio!
Se quindi abbiamo capito che siamo motivati a rivedere la nostra opinione su quella persona, lo step successivo è provare a capire cosa pensiamo di quella persona e perchè. “Che cosa mi ha spinto a pensare che Lucia sia fredda e poco disponibile? Così facendo risaliamo agli indizi che ci hanno guidato nella costruzione di quella opinione. Il passo seguente è quello di provare a capire la motivazione che ha spinto quella persona ad agire proprio in quel modo in quel momento. “Perché Lucia ha risposto male ad Andrea? Che cosa l’ha spinta ad agire in quel modo? Può essere successo qualcosa prima? Come è il rapporto tra loro?”.
Il segreto è quello di sforzarsi consapevolmente nel non collegare superficialmente dei comportamenti a delle qualità o caratteristiche della persona, ma provare ad andare più in profondità. In fondo, tutto ciò può darci l’opportunità di far nascere delle importanti relazioni.