Prendersi cura di sè per essere genitori ricaricati
3 luglio 2020
Quando si diventa genitori, si presenta una situazione particolare e sconosciuta che ci porta a ricoprire un ruolo con molteplici compiti. Questa bellissima novità è carica di felicità, ma anche di pensieri, preoccupazioni e stress. Tutte quelle attività legate al prendersi cura del nuovo arrivato impegnano gran parte della nostra giornata.
Spesso capita che nella scaletta delle “cose da fare” venga a mancare la voce “attività che mi fanno stare bene.”
Che cosa significa prendersi cura di sè?
Prendersi cura di sé significa prima di tutto ritagliarsi nella mente uno spazio dedicato alla progettazione del proprio benessere, avere un pensiero rispetto a ciò che ci fa stare bene: un bagno caldo, una lettura, una passeggiata. Prendersi del tempo da dedicare esclusivamente a sé e alle proprie passioni che nutrono lo spirito ma non solo, tutte quelle attività finalizzate alla cura del proprio corpo come lo sport, lo yoga ecc. che aiutano a raggiungere un senso di benessere fisico.
Perchè è importante predersi cura di sè?
Riuscire a dedicare spazio e tempo alle attività che ci fanno stare bene è importante in quanto permette di essere artefici del proprio benessere, promuovendo un senso di autoefficacia cioè la consapevolezza di avere la capacità di raggiungere un obiettivo per se stessi. Programmare con una frequenza settimanale ad esempio, qualcosa che ci piace fare, permette di nutrire il senso di autoefficacia e rende positivo l’umore. Il raggiungimento di tale obiettivo porta di conseguenza, ad alimentare il senso di autostima, avere cioè un giudizio positivo verso la propria persona e il proprio operato.
Come influisce sulle relazioni?
Avere un senso di autoefficacia e autostima influisce positivamente sulle relazioni che abitano la nostra quotidianità: il rapporto con i propri figli e il proprio partner.
Maturare la consapevolezza di avere la capacità di potersi prendere cura di sé permette il raggiungimento di una sensazione di tranquillità e sicurezza interiore che andrà a influenzare positivamente le relazioni in primis con il proprio bambino. Se la mamma è rilassata anche il bambino sarà tranquillo, se la mamma è particolarmente stanca e nervosa il bambino percepirà tale tensione e faticherà maggiormente a raggiungere tranquillità e calma interiore.
Prendersi cura di sé assume l’importanza di una vera e propria regola che ognuno di noi dovrebbe rispettare per il proprio benessere. Sembra banale e scontato, ma vedremo come la presenza di alcuni ostacoli potrebbero distrarci dal raggiungere questo obiettivo.
Quali ostacoli?
Trovare tempo da dedicare a se stessi non è facile quando si è immersi nel nuovo ruolo genitoriale
Le mamme impegnate nell’accudimento del neonato possono faticare a pensare di ricavare uno spazio per se stesse e delegare il neonato a qualcun altro per un tempo anche limitato
Non conta la quantità di tempo bensì la presenza di un momento dedicato al proprio benessere
Non è necessario assentarsi per ore e ore, anche solo alcuni minuti impiegati esclusivamente per sé e a qualche attività che ci fa stare bene aiuta a ricaricarsi per avere più energie nell’accudire il proprio bambino e dedicarci ad altre relazioni (partner, familiari).
Paura di non adempiere in modo completo al ruolo genitoriale
Conseguente senso di colpa, sentirsi egoisti, sono alcuni dei sentimenti che si possono provare e che ostacolano la decisione di prendersi del tempo per sé.
Influenza delle regole sociali
La società in cui viviamo detta delle regole implicite molto forti: per essere una buona madre devi essere sempre disponibile e dedicare tutto il tempo al tuo bambino. Per essere un buon padre devi sostenere economicamente la famiglia, devi essere presente e disponibile. Davanti a una nuova situazione come quella del diventare genitori queste regole sociali implicite possono influenzare la persona portandola a spendere tutte le energie in un unico settore della vita come quello genitoriale o lavorativo, dimenticando l’importanza di dedicare tempo e spazio al proprio benessere. Emerge spesso come i padri siano molto impegnati nel lavoro, il mandato sociale di dover essere il principale sostenitore economico della famiglia può portare ad un grande investimento di tempo e pensiero nell’ambito lavorativo tralasciando tutto il resto.
Percezione del tempo
Un altro ostacolo potrebbe essere il tempo percepito. Quando si diventa genitori, è naturale che il benessere dei figli occupi il primo posto nella scala delle priorità e inevitabilmente l’alibi del “non ho tempo” fa magicamente sparire quello spazio che dovrebbe essere dedicato esclusivamente a se stessi.
Quali strategie?
Coinvolgimento del papà. E’ molto importante che le mamme coinvolgano i padri a dare il loro contributo nell’accudimento del neonato. Il loro compito anche se non è direttamente connesso al soddisfacimento dei bisogni primari del bambino, si pensi ad esempio all’allattamento, è comunque fondamentale cooperare con la mamma e aiutarla nella cura del neonato, alleviando la stanchezza e il carico della mamma. In questo modo quest’ultima può permettersi di ritagliarsi dei piccoli momenti per sé.
Comunicare i propri bisogni per arrivare ad una collaborazione. Comunicare i propri bisogni diventa la chiave per aprire la porta verso un dialogo fatto di comprensione dei propri e altrui bisogni, per arrivare ad una negoziazione e successiva programmazione dei momenti della giornata dedicati a sé, al neonato, all’intera famiglia. In questo modo entrambi i genitori possono riuscire a ritagliare uno spazio per sé al fine di ricaricarsi e tornare con più energia nella relazione con i figli e il partner. La collaborazione tra i neo genitori diventa quindi di vitale importanza nel raggiungere benessere della mamma, del neonato, del padre e dell’intero nucleo familiare.
Prendersi cura di sé come obiettivo principalmente proprio. Permette di conoscersi maggiormente, nutrire la propria identità, scoprire nuove passioni, sviluppare un senso di autostima e autoefficacia. Fare qualcosa esclusivamente per sé, ci fa sentire capaci e orgogliosi di noi stessi. Assumersi la responsabilità del proprio benessere. Pensare al proprio bene è fondamentale per stare bene con sé e per avere relazioni soddisfacenti.