Se del domani non v'è certezza... Arriva l'ansia!

8 maggio 2020

Se nel domani non v'è certezza

Hai pensieri ricorrenti che riguardano il futuro? Sei preda dell’indecisione? Ti senti teso e irrequieto? Hai difficoltà a rimanere concentrato o fatichi ad addormentarti? 

Se ti ritrovi in qualcuna di queste descrizioni probabilmente stai sperimentando l’ansia.

La fase 2 di questa emergenza è ufficialmente iniziata il 4 maggio. Ogni giorno novità, riaperture graduali, ogni giorno qualche cosa di nuovo a cui dobbiamo abituarci. La parola che più spesso ho sentito associare a questo momento storico è incertezza. Per certi versi è proprio così. Non sappiamo esattamente cosa accadrà domani, tra una settimana o tra un mese. Non abbiamo idea di come saranno i nostri rapporti sociali, fatichiamo ad immaginare  se e in che modo riprenderemo la nostra attività lavorativa.

L’incertezza può provocare in noi uno stato di ansia, una parola troppo spesso usata,che, al giorno d’oggi, viene utilizzata in maniera arbitraria.

Cosa è l’ansia?

L’ansia può essere definita come uno stato di preoccupazione, una sensazione di tensione e minaccia accompagnato da modificazioni fisiche, come, ad esempio, aumento della pressione sanguigna. Le mani possono cominciare a sudare, la gola può chiudersi, il cuore accelerare.

L’ansia non è sempre una condizione dannosa. Può essere definita come  un meccanismo di adattamento, ci permette cioè di riconoscere e identificare rapidamente un pericolo. Grazie all’ansia saremo in grado di mobilitare le nostre risorse per fronteggiare una situazione potenzialmente pericolosa, nuova e sconosciuta.

Se l’ansia è normale, in cosa consiste ii problema?

Il problema dell’ansia non è la sua presenza, che abbiamo detto essere preziosa, in quanto ci mette in allerta rispetto ad un pericolo, ma la sua presenza eccessiva al di fuori di una situazione di allarme. L’ansia rappresenta un problema quando interferisce con le nostre attività: ci impedisce di concentrarsi, di pensare al futuro con chiarezza, o quando ci impedisce di prendere delle decisioni.

Un’altra caratteristiche dell’ansia è il susseguirsi di pensieri ricorrenti, sentiti come incontrollabili, pensieri che, in qualche modo, sembrano bloccarci. Una sorta di rimuginio costante. Pare che non si possa fare altro che pensare a quello che potrebbe succedere. Contemporaneamente sembriamo sopraffatti da una  serie di sensazioni spiacevoli.

Che cosa si può fare?

Quello che vivremo sarà un periodo incerto per molteplici ragioni e quello che possiamo fare è prima di tutto parlare di come questa incertezza ci faccia stare. Condividere i propri pensieri ed emozioni con il partner oppure con altri familiari o con amici, può aiutarci a leggere la situazione da un’altra prospettiva alleggerendo, in questo modo, il senso di oppressione che sentiamo.

Parola d’ordine: piccoli passi

Quello che si può fare è procedere per gradi. Abbiamo, ad esempio, la sensazione di non saper come gestire le prime uscite con guanti e mascherina? Poniamoci degli obiettivi smart: iniziamo con delle uscite brevi, magari vicino a casa,in luoghi dove sappiamo non esserci un’alta concentrazione di persone. 

Abbiamo il timore di non essere più capaci di relazionarci con gli altri in maniera sciolta? Dobbiamo essere consapevoli che i rapporti sociali non saranno più vissuti con la leggerezza di qualche mese fa. Guarderemo gli altri e forse ci attraverserà nella mente il pensiero che quella persona sia positiva al virus. Questo può suscitare, in alcune persone, un senso di paura e timore. Quello che possiamo fare è proteggerci, usando tutti i mezzi a nostra disposizione per tutelare la nostra salute.

Consigli pratici

  • Focalizzati su ciò che puoi controllare: ad esempio puoi fermarti sul presente.
  • Scrivi su ciò che senti: prendi nota dei tuoi pensieri, delle tue emozioni. Dai loro un nome. Leggere i tuoi pensieri ti può aiutare a fare ordine nelle idee.
  • Riconnetti il pensiero al corpo: respira lentamente, fai dei movimenti per riattivare il corpo magari partendo dai piedi per arrivare fino alla testa.
  • Orienta la tua attenzione su una azione specifica: chiedi a te stesso cosa vorresti fare e concentrati su quella azione.
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Veronica Benetti
Dott.ssa Veronica Benetti
Psicologa, Equipe Intrecci